Rom: assolti non fanno notizia

Nel maggio scorso erano stati arrestati con l’accusa di aver tentato di rapire
una bambina. Ma ora che i due rom, Viorica Zavache e Sebastian Neculau, sono stati
prosciolti dall’accusa, nessuno ne parla.


Rassegna stampa
.
“Catania, arrestati due rom. Hanno tentato di rapire mia figlia.”
Titolava così Repubblica, il 20 maggio scorso, un episodio di cronaca
avvenuto
nel parcheggio del centro commerciale Auchan, di San Giuseppe La Rena.
“Arrestati
due nomadi: volevano rapire una bimba” è invece l’apertura del Corriere
che arriva
sulla notizia con un giorno di ritardo. E così di seguito, la rassegna
stampa
potrebbe essere lunga. “Non e’ ancora chiaro il motivo, ma che si
tratti di un
tentativo di rapimento non c’e’ dubbio”: addirittura la compassata
Stampa apriva
così il suo articolo, riportando le parole del commissario Marcello
Rodano. Dai
giornali nazionali alla stampa locale, i titoli si rincorrono uguali,
così come
il contenuto degli articoli: due zingari chiedono l’elemosina nel
parcheggio di
un supermercato ad una donna che “garbatamente” risponde di non avere
spiccioli.
A quel punto i due tentano di afferrare la bambina seduta nel carrello,
mentre
la madre carica in macchina la spesa. Il tutto nell’indifferenza
generale, perchè
in epoca di crisi della sicurezza e allarme sociale, la solitudine e
l’indifferenza
del prossimo sono temi che procurano sempre molta angoscia. Questo il
racconto
dei fatti su tutti i giornali. Non un dubbio, non un condizionale. Del
resto questo
nuovo tentativo di rapimento segue di dieci giorni quello di Ponticelli
e gli
attacchi contro il campo nomadi. Siamo in pieno clima da isteria
collettiva.  Esattamente quello che succede poi anche a Catania, dove i
rom hanno dovuto
abbandonare il campo del quartiere Zia Lisa, nonostante i loro figli
fossero inseriti
in un progetto della Caritas che permetteva loro di frequentare la
scuola.


Il processo
.
Il verdetto emesso venerdì scorso dal giudice Antonella Romano è
di assoluzione. Nessuno però sembra essersi accorto di questa
sentenza.  Niente titoli cubitali questa volta per Sebastian Neculau,
per il quale l’assoluzione
è stata completa, e per Viorica Zavache, che è stata scagionata
dall’accusa di
rapimento, dopo aver trascorso in carcere gli ultimi 4 mesi. Nel suo
caso però,
gli atti sono stati rimessi alla procura affinchè proceda diversamente
per il
diverbio scoppiato nel parcheggio del supermercato. Perchè neanche la
difesa nega
il fatto che qualcosa sia  successo in quel parcheggio tale da
provocare la reazione spropositata dei due
rom e la denuncia della donna. Ma stabilire esattamente cosa, definire
le accuse,
circoscrivere i fatti  è diventato fondamentale per un paese che è
sprofondato nella paranoia e nel
sospetto.


La ricostruzione dei fatti
. L’ipotesi del rapimento non ha mai convinto gli impiegati
del centro commerciale, che da almeno un anno e mezzo erano abituati a vedere
i due rom che chiedevano l’elemosina. Di solito si facevano dare l’euro del carrello.
Per averlo spesso facevano anche cose  magari non richieste, come caricare la spesa in macchina o far scendere i bambini
dal carrello. Proprio questo, dunque, potrebbe essere successo, oppure i due potrebbero
aver tentato di estrarre con la forza la moneta, spostando la bambina.

Chiedere l’elemosina  in modo troppo insistente o violento può essere un reato – dice il procuratore
capo Vincenzo D’Agata- ma in questo caso si tratterebbe di estorsione. Cosa ben
diversa dal rapimento. 

Il filmato. Vi è infine un’ultima questione poco chiara: quella del filmato.
Per capire cosa è avvenuto realmente in quel parcheggio sarebbe stato utile avere
la registrazione delle telecamere a circuito chiuso, che sorvegliano i dintorni
del supermercato. Ma la cassetta è stata cancellata il giorno successivo, o addirittura
alcuni giorni dopo, secondo alcuni. Nessuno pare abbia pensato a chiedere il nastro,
nonostante fra i poliziotti accorsi subito dopo il litigio ci fosse anche il marito
della donna, una persona che in teoria avrebbe avuto tutto l’interesse a documentare
le proprie accuse.

La ricostruzioni dei fatti potrà continuare così solo su base indiziaria. Senza
però che la stampa ne dia conto, perchè oramai è un tema che non interessa più.

Fonte:  http://www.peacereporter.net

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