Manifestazione contro le norme razziste

La manifestazione contro le norme razziste
del ‘pacchetto sicurezza’ e la schedatura etnica dei cittadini rom
partirà venerdì 11 luglio alle ore 17.00 da piazza garibaldi (Napoli).
 
In piazza Plebiscito la
manifestazione incontrerà l’iniziativa promossa da varie
associazioni (Cantieri sociali, Comunità di Sant’Egidio, Rete Lilliput,
Psichiatria democratica, Arci, Cgil…) che consegneranno
simbolicamente le proprie impronte digitali.
 
A seguire l’appello della Rete antirazzista campana e
le adesioni finora raccolte (comunità di immigrati, associazioni
antirazziste, forze sindacali e politiche, Movimenti).  In allegato il
volantino distribuito e il manifesto.

 
 
 
Appello alla manifestazione antirazzista del 11 luglio a Napoli
 
La
schedatura etnica di migliaia di cittadini rom,  a partire dai ragazzi
minorenni, costituisce l’esordio (proprio a Napoli!) delle misure
odiose contenute nel cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’ proposto dal
governo Berlusconi. All’approvazione del parlamento in questi giorni,
si tratta di una serie di norme propagandistiche e razziste che
peggioreranno gravemente la situazione di migranti, rom e rifugiati nel
nostro paese. In considerazione della legislazione già pesantemente
discriminatoria ereditata dai precedenti governi, si rischia ora il
consolidamento di vere e proprie forme di ‘apartheid sociale’.
Viene
costituito infatti il ‘reato di immigrazione clandestina’ che
criminalizza ‘tout court’ gli immigrati irregolari, si prolunga la
detenzione dei migranti nei cpt fino a 18 mesi (!), si sancisce un
incostituzionale aggravio di pena a parità di reato se a commetterlo è
un immigrato senza permesso di soggiorno. E ancora vengono eliminate le
poche garanzie per i richiedenti asilo, irrigiditi i requisiti per i
ricongiungimenti familiari, mentre si minaccia il sequestro
dell’immobile per chi fitta un appartamento ad immigrati irregolari,
con il prevedibile effetto di un’ulteriore impennata degli affitti in
nero.
Fino alla costituzione di un ‘Commissario per 

l’emergenza rom’ a Napoli, Roma e Milano, che ci riporta a un
linguaggio e pratiche da ventennio fascista. Con lunghe fila di uomini,
donne e giovanissimi che devono rilasciare le proprie impronte digitali
esclusivamente in base alla loro ‘appartenenza etnica e sociale’.
Particolarmente simbolico che questo proveddimento esordisca proprio a
Napoli, città che ha già vissuto in questi mesi drammatiche forme di
pogrom nel quartiere Ponticelli, in cui un mix di contraddizioni
sociali, mancanza di politiche di accoglienza, interessi speculativi e
psicosi mediatiche ha fatto dei cittadini rom il proprio capro
espiatorio.
E’ questa la radiografia di un paese in cui la
‘macchina della paura’ corre a tutta velocità, moltiplicatrice di
fortune politiche a basso costo, continuamente impegnata a costruire
‘nuovi mostri’ nel vile tentativo di occultare le vere ragioni
dell’insicurezza sociale: l’aumento della precarietà e del carovita, il
disorientamento per un modello di globalizzazione senza diritti, la
progressiva disintegrazione dei sistemi di tutela verso i più deboli.
Ma
una democrazia in cui milioni di migranti, rom e rifugiati, che vivono
e lavorano in questo paese, sono esclusi dai diritti di cittadinanza,
spesso sfruttati o calpestati nella propria dignità, è una democrazia
che tende a vuotarsi della propria sostanza e rischia di diventare un
guscio vuoto per pulsioni reazionarie e populiste.
Sono in gioco
valori di libertà e di uguaglianza che ci riguardano tutti e tutte! Per
questo facciamo appello ai cittadini, alle associazioni, alle comunità
dei migranti, al mondo del lavoro, ai movimenti che non vogliono subire
il piano inclinato della guerra tra poveri, ma costruire un futuro di
diritti e dignità per tutti. Nella settimana tra il 5 e il 12 luglio in
tutta Italia si stanno costruendo mobilitazioni contro le norme
discriminatorie, per i diritti di cittadinanza e la regolarizzazione di
centinaia di migliaia di persone costrette ormai da anni al ricatto
della clandestinità. Un primo passo verso forme di mobilitazione
nazionale e magari la costruzione di uno sciopero sociale che aiuti il
nostro paese a invertire la rotta.
A Napoli ci mobiliteremo venerdì 11 luglio con una manifestazione che partirà alle ore 17.00 da piazza Garibaldi.
Chiediamo
a tutti e a tutte di partecipare e diffondere la mobilitazione, di
spiegarne le ragioni e l’urgenza anche in questo caldo mese di luglio
in cui per l’ennesima volta il mondo globalizzato assiste alla tragedia
di donne e uomini che affogano mentre attraversano il mare su
autentiche zattere… E’ il tempo di schierarsi!
 
Rete Antirazzista Campana
 
 
Prime adesioni:
Comunità del Bangladesh della Campania
Associazione senegalese di Napoli
Comunità dello Sri Lanka
Comunità palestinese di Napoli
Comitato Immigrati di Napoli
Opera Nomadi di Napoli
Cgil Napoli
Associazione 3Febbraio
Collettivo NoBorder
Confederazione Cobas
Radioazioni
Centro sociale ex-Canapificio (Ce)
Laboratorio Ska (Na)
Laboratorio Insurgencia (Na)
Csoa Officina 99 (Na)
Ya Basta – Napoli
Damm
Sinistra Critica
Red Link
Collettivo Degeneri
Collettivo operatori sociali
Area antagonista napoletana
Movimento precari Banchi Nuovi
Mda Acerra
UdN
Giuristi Democratici
Psichiatria democratica
Cantieri sociali
NEA
Associazione Less
Fiom Cgil Campaina
Federconsumatori di Napoli e della Campania
Comitato Pace e Disarmo Campano
CIR (comitato italiano rifugiati)
 
per adesioni: stoprazzismo@gmail.com
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