REPUBBLICA AMMETTE: GLI INCENERITORI FANNO STRAGE

Jacopo Fo – REPUBBLICA AMMETTE: GLI INCENERITORI FANNO STRAGE! MA NON LO DICE IN PRIMA PAGINA E NON CHIEDE SCUSA A BEPPE GRILLO!

Mi
diverto. E’ ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una
battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si
rifiutano di tacere sempre e comunque. Così abbiamo delle piccole
soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non
le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono
correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono. Ad esempio
vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16
maggio) a pagina 90 (coincidenza o magia alchemica il fatto che la
paura nella Smorfia napoletana corrisponde al numero novanta?). Ecco
l’articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica,
probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei
caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori…
Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla
Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su
bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTOTRENTACINQUE) ricerche
scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite
malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori. Senza
commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo
accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso
giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli
inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano
comunque. Una nota stilistica che permette di capire appieno il
meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso
interesse notizie di importanza capitale. Il titolo può essere un modo
per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo. Se
questo articolo fosse stato: ‘Aveva ragione Grillo gli inceneritori
uccidono!’ Avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato
in modo tale da tagliargli le gambe: ‘Emissioni: Una ricerca francese
sottolinea il rapporto diossina-cancro. QUANDO LA SALUTE SE NE VA IN
FUMO (TOSSICO). Capisci l’astuzia: non ti dice che le ricerche sono
435, come viene specificato poi nell’articolo. Non si pronuncia la
parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come
la melma. Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono:
‘Però alla fine Repubblica le notizie le dà!’ E continuano a comprarla.
Mentre il 95 per cento dei lettori, un po’ meno attenti, non si accorge
di quella notizia così imbarazzante. Prova ne è che sono passati 5
giorni dall’uscita del Venerdì e se cerchi sul web: ‘diossina istituto
statale di sorveglianza sanitaria francese’, non trovi niente a
proposito di questa colossale notizia! E non trovi niente neanche se
digiti ‘diossina 435 ricerche PubMed’.
Comunque giudica tu: ecco il
testo integrale: ‘Nelle popolazioni che vivono in prossimità di
impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento
dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento. Lo dice una ricerca, resa
pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese,
l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca
scientifica internazionale Pub Med (www.ncbi.nim.nih.gov)
che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le
loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica
insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale
azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di
penetrare nelle cellule. Qui va a ‘inceppare’ uno dei principali
meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che
poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.’ (Il pezzo non è
firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di
Arnaldo D’Amico). Spero ci si renda conto dell’importanza
dell’ufficializzazione di una simile notizia: e ti invito quindi a
farla girare e ripubblicarla sul tuo sito. Se riusciamo a far sapere a
molti italiani come funziona questo giochetto dell’informazione
ridimensionata (non censurata, non libera, omogenizzata) potremmo
creare qualche altro problema ai signori dei giornali. Loro ormai lo
sanno che chi legge i quotidiani poi va su internet… FACCIAMOLI
PIANGERE! CITIAMOLI A MARTELLO OGNI VOLTA CHE PER SBAGLIO DICONO LA
VERITA’. (Usare la forza dell’avversario per farlo cadere).

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